Negli ultimi secoli dell’impero romano acquista importanza una religione che porta con sé una visione innovativa dell’uomo: il cristianesimo.
A partire dalla predicazione di Cristo in Palestina, la nuova religione conquista l’impero stesso. Dopo una fase di persecuzioni, al cristianesimo viene riconosciuta la libertà di culto (con l’Editto di Costantino nel 313) e diventa la religione ufficiale dell’impero.
Man mano che l’impero romano va incontro allo sfacelo, cresce l’importanza della Chiesa cristiana, che cerca di conservare le strutture amministrative dello Stato.
I monasteri, che sorgono in campagna, diventano dei centri di conservazione e trascrizione di opere del passato.
Il cristianesimo diventa uno strumento pedagogico: Cristo è il maestro, i primi strumenti di educazione cristiana sono i Vangeli incentrati sulla figura di Cristo e del suo esempio. Fondamentale nell’educazione è l’imitazione di Cristo.
La vita stessa di Cristo diventa un esempio, e insegna attraverso esempi concreti che sono il contenuto delle numerose parabole. La parabola è quindi il racconto didascalico che ricorre a esempi concreti paragonando tra loro due situazioni.
L’intento di Cristo è quello di farsi capire da tutti.
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