mercoledì 4 ottobre 2017

La teoria umanista

La psicologia umanista prende in esame il comportamento dell’’insegnante e i suoi effetti sull’alunno.
Principale esponente di questa corrente della psicologia, Carl Rogers ha elaborato una forma di psicoterapia basata sul rapporto di parità tra terapeuta e paziente.
Un insegnamento quindi, per risultare efficace e significativo, deve essere flessibile e spostare il suo interesse dai contenuti all’alunno.
La teoria umanista richiede tre atteggiamenti-chiave:
-autenticità o congruenza
-considerazione positiva incondizionata
-comprensione empatica

L’educatore deve porsi dal punto di vista dell’alunno, senza formulare giudizi o imporre cambiamenti di comportamento, per indurre l’alunno a conoscere sé stesso e a stabilire una continuità tra l’immagine di sé e le proprie esperienze, diventando più autentico e genuino.
La scuola deve preparare l’alunno ad una società che cambia rapidamente, a quindi creare individui aperti alle novità e trasformazioni.
L’educatore deve insegnare a imparare, fornire quindi gli strumenti necessari per usare consapevolmente le conoscenze.
L’alunno sarà in grado di valutare da solo il proprio apprendimento (metacognizione, autovalutazione dei risultati conseguiti) e quindi a provare soddisfazione per i risultati ottenuti.
Questa nuova figura dell’educatore, facilita l’apprendimento e creando un rapporto di fiducia con l’alunno e sicurezza emotiva, avvierà un processo di educazione e trasformazione della persona.

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