L’influenza sociale condiziona i comportamenti e la formazione dei giovani.
Il filosofo e pedagogista Jean-Jacques Rousseau, studiando il fenomeno, sostiene che l’educazione deve essere finalizzata a rimuovere i condizionamenti sociali per permettere uno sviluppo libero e spontaneo del bambino.
Egli sostiene che la società è una realtà degradata che trascina con sé gli individui, corrompendone la natura, che è invece buona.
Per rigenerare l’uomo sono necessarie due strade: la modificazione delle istituzioni e una forma nuova di educazione.
Nella sua opera intitolata: “Emilio o dell’educazione” (1762), Rousseau immagina un’educazione in cui il bambino non riceve condizionamenti o stimoli da parte del maestro, ma cresce sperimentando in quasi totale autonomia, per questo egli suggerisce un ambiente neutro o la campagna.
Emilio è il protagonista del libro e segue i propri tempi naturali di maturazione. Il maestro non scompare ma diventa un suggeritore, in questo modo, l’esperienza diventa fondamentale.
mercoledì 4 ottobre 2017
Rousseau: contro l'influenza della società
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